L'avanzata ucraina verso l'integrazione politica e culturale con l'Europa
. “I giornalisti e più in generale i comunicatori svolgono un compito prezioso, ancor più prezioso in tempi di guerra.
Il Papa ha chiesto una comunicazione che ‘non si riveste di parole aggressive’ e ‘non separa mai la ricerca della verità dall’amore con cui umilmente dobbiamo cercarla’”, ha detto il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin ai media vaticani, commentando l’udienza di papa Leone XIV agli operatori della comunicazione e rispondendo alla domanda se ci sia anche una “guerra delle parole”
. “Anche le parole possono diventare strumenti di guerra, oppure possono aiutare a comprenderci, a dialogare, riconoscendoci come fratelli – osserva il porporato-. La pace incomincia in ciascuno di noi e siamo chiamati a costruirla proprio a partire da come comunichiamo con gli altri.
Come ha spiegato il Pontefice dobbiamo ‘respingere il paradigma della guerra’ anche nella comunicazione”
Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano (foto: Francesco Vitale)
Viviamo un periodo storico segnato da conflitti globali e da un profondo “caos geopolitico”. Con una guerra nel cuore dell’Europa e tanti equilibri che giorno dopo giorno vengo messi in discussione.
“Perché l’Ucraina combatte”, il libro scritto a quattro mani da Sofia Ventura e
, con una lucidità analitica. Coniugando riflessioni politiche, storiche e comunicative, sferzando l’animo del lettore come il vento gelido delle steppe ucraine: pungente, inesorabile e impossibile da ignorare. Un lavoro che non esplora solamente le
della guerra in Ucraina, ma si concentra su un aspetto fondamentale
. La strategia comunicativa di Kiev, adottata sia dalle istituzioni che dalla società civile. Una narrazione che, secondo gli autori, non si riduce alla sola difesa territoriale, ma abbraccia una dimensione ben più profonda, che riguarda la lotta per l’indipendenza e l’integrazione europea. “
L’Ucraina combatte perché difende il suo spazio politico da una grande potenza aggreditrice
, inizia un “lungo viaggio” di oltre duecento pagine in cui
. Senza retorica, senza effetti speciali. Con questa frase, che da sola è in grado di spiegare il senso di una guerra che da oltre tre anni lacera l’Europa, gli autori avviano un’analisi di un conflitto che non si svolge, esclusivamente sul campo di battaglia.
Ma dentro l’animo di ogni singolo cittadino ucraino, in cui il senso di identità è più forte di qualsiasi missile. E i due professori, nel volume, mettono in luce proprio quell’aspetto spesso trascurato, ma fondamentale, al punto di essere ragione di vita e di morte- La costruzione di una nuova identità nazionale ed europea da parte della popolazione ucraina. E per questo, spiegano le ragioni per cui è necessario sostenere Volodymyr Zelensky
. Fin dall’inizio della guerra, l’occupazione della Crimea nel 2014 e l’escalation del conflitto nel 2022, la Russia ha cercato di ridisegnare i confini geopolitici e annullare l’identita’ di un popolo, ma
con essa ha inconsapevolmente forgiato una reazione che ha portato l’Ucraina a definire se stessa come parte integrante dell’Europa
, è proprio questo il primo risultato dell’invasione russa. E forse è proprio questa la prima grande vittoria di Kiev, e al contempo, la più grande sconfitta di Putin. A partire dalla Rivoluzione Arancione del 2004,
l’Ucraina ha compiuto un percorso di avvicinamento all’Occidente, nonostante la corruzione interna e i fallimenti politici che hanno caratterizzato le sue classi dirigenti. Gli autori non nascondono i difetti di quel processo, ma ne sottolineano la continuità. La società civile ucraina non ha mai smesso di rivendicare la propria libertà di scelta, come dimostrato dalle manifestazioni di Euromaidan nel 2014. In quella fase, un intero Paese si è sollevato contro la decisione di Yanukovich di abbandonare l’accordo di associazione con l’Unione Europea
. Quel movimento ha segnato un punto di non ritorno, dove una nuova coscienza nazionale si è fusa con un forte desiderio di appartenenza a un’Europa di valori, quella dei diritti umani, della democrazia e della liberta’.Per i due autori, quella che é stata una rivolta contro l’isolamento e la corruzione nel 2014,
diventa oggi una resistenza alla militarizzazione russa, ma anche un’avanzata verso un’integrazione politica e culturale con l’Europa
Riprendendo Bismark, “tutte le identità nazionali si formano nel conflitto”, e dal 24 febbraio 2022 l’identità ucraina sta emergendo con forza, non solo come nazione, ma anche come popolo che
rivendica il suo posto in un continente dove libertà e democrazia sono valori fondanti. Ecco perché – spiegano i due politologi – la guerra contro la Russia non e’ solo una guerra territoriale, ma una guerra ai principi dell’ordine politico europeo. Un altro tema centrale del libro è il ruolo dell’Unione Europea. Ventura e Chiaruzzi offrono una riflessione che invita a riconsiderare la natura stessa dell’Ue, non come una semplice entità economica, ma come un soggetto politico centrale nelle relazioni internazionali
. L’Unione Europea, infatti, non è solo un’aggregazione di Stati, ma una costruzione politica che ha saputo fungere da stabilizzatore in Europa e che oggi si trova a dover rispondere alla sfida russa, non solo con sanzioni, ma anche con un supporto concreto all’Ucraina, dal momento in cui l’Ue ha fornito a Kiev piu’ aiuti degli Stati Uniti. La decisione storica dell’Unione di concedere lo status di Paese candidato, un passo che solo pochissimo tempo fa sembrava impensabile, non solo ha ribaltato gli equilibri geopolitici,
ma ha anche dimostrato una nuova consapevolezza della propria identita’ da parte dell’Europa. Non solo una reazione alla guerra russa, ma una vera e propria presa di posizione che cambia il destino stesso del conflitto. Non solo, dunque, un conflitto in Europa, ma “d’Europa”
Il libro offre anche un confronto con quello che accadde nel 2014, quando l’Occidente reagi’ con indifferenza durante l’invasione della Crimea. Se allora l’Occidente si voltò dall’altro lato,
oggi l’Unione Europea si è schierata apertamente in difesa dell’Ucraina. Tuttavia, Ventura e Chiaruzzi non cadono nella trappola di un entusiasmo unilaterale. Piuttosto, mostrano la complessità del processo di adesione e il fatto che, sebbene Kiev sia riuscita a ottenere il sostegno economico e politico di molti paesi europei, questo percorso non e’ privo di ostacoli. E’ ovviamente innegabile la presenza di una costante tensione che attraversa il cuore dell’Unione stessa, fatta di differenti sensibilità, interessi e priorità
. E le scelte politiche dei singoli Stati membri e l’incertezza sul futuro della Nato, soprattutto con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, contribuiscono a creare un panorama complesso, dove l’Ucraina non è sola, ma certamente in una posizione fragile. Ma
al centro del volume c’è la comunicazione. Come si comunica in guerra? E soprattutto può diventare la comunicazione stessa uno strumento per vincere? Il saggio dice di sì
Giubileo. Una biografia “giovane” della Serva di Dio Carmen Hernández
Una minoranza che comprende “la profondità della vita”: Makassar
Gaza, sale il bilancio delle vittime dopo gli attacchi israeliani
“Un Curato d’Ars in compendio”: chi era il beato Ferdinando Maria Baccilieri
La verità si nasconde tra le righe: il mistero delle parole
Una minoranza che comprende “la profondità della vita”: Makassar
Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.
Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:
Leone XIV: “Accogliere nel nostro cuore la volontà di Dio”
Gaza, sale il bilancio delle vittime dopo gli attacchi israeliani
Testata giornalistica fondata da Don Aldo Buonaiuto e iscritta al Tribunale di Roma al n. 182 in data 23 luglio 2014
Le immagini utilizzate negli articoli sono in parte prese da internet a scopo puramente divulgativo. Se riconosci la proprietà di una foto e non intendi concederne l'utilizzo o vuoi firmarla, invia una segnalazione a info@interris.it
Usiamo i cookie per fornirti la miglior esperienza d'uso e navigazione sul nostro sito web.
Puoi trovare altre informazioni riguardo a quali cookie usiamo sul sito o disabilitarli nelle
Questo sito web utilizza i cookies per fornire all'utente la miglior esperienza di navigazione possibile. L'informazione dei cookie è memorizzata nel browser dell' utente, svolge funzioni di riconoscimento quando l' utente ritorna nel sito e permette di sapere quali sezioni del sito sono ritenute più interessanti e utili.
I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.
Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.